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Stazione spaziale: primo astronauta europeo al comando

di Gigi Donelli

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13 ottobre 2009

Per la prima volta un'astronauta europeo è al comando della Stazione Spaziale Internazionale (SSI), l'avamposto umano abitato permanentemente da almeno due astronauti dal 4 novembre del 2000. Dopo aver dato un grande contributo alla costruzione dei diversi moduli pressurizzati, che oggi offrono all'equipaggio di sei persone una superficie abitabile di quasi 400 metri quadrati, l'Agenzia spaziale europea (Esa) ottiene con la Expedition 21 la responsabilità del comando che in passato è stata equamente distribuita tra i cosmonauti russi e gli astronauti americani che hanno portato nello spazio l'esperienza accumulata a partire dagli anni '70 con Saljut, Mir e Skylab.

Un belga al comando
Il comandante Frank De Winne è nato in Belgio 48 anni fa ed è un appassionato di calcio e di buona cucina. Nel corso di una brevissima cerimonia in volo ha ricevuto i gradi del comando dal veterano russo Gennady Padalka, ritornato in patria domenica scorsa con la Soyuz. Ingegnere e pilota per l'aviazione di Bruxelles, De Winne è stato al comando dei caccia-bombardieri fin dagli anni novanta. Ha lavorato a lungo sulla messa a punto di Mirage, Tornado, F16 e altre macchine prima di diventare un candidato naturale per la squadra astronauti dell'Esa. Dal 2000 è stato addestrato al centro Gagarin di Mosca e due anni più tardi ha raggiunto per la prima volta la SSI con la missione Odissea.

Un progetto da 100 miliardi
Nonostante le fasi critiche e i ritardi subiti, la SSI è di gran lunga la più grande base mai costruita dall'uomo nello spazio, e anche la più costosa. Oggi che è ormai vicina al completamento e che entra nella fase di massimo sfruttamento è in grado di assicurare la vita a 350km d'altezza ad un equipaggio di sei persone e fornisce la piattaforma ideale per svolgere ricerca scientifica oltre che per conoscere gli effetti di lungo termine che la micro gravità può avere sul corpo umano. Intorno al primo nucleo – i moduli Zarya (Alba) e l'americano Unity agganciati nel 1998 – è cresciuto un sistema di moduli e strutture di sostegno alla vita che si estende ormai su una superficie che supera quella di un campo da calcio.

Aspettando lo spazio
Il primo astronauta Esa a raggiungere la SSI fu l'italiano Umberto Guidoni che la raggiunse a bordo dello Shuttle nel 2001. Oggi la squadra degli astronauti europei è composta da 14 elementi in servizio attivo. Tra loro ben 4 italiani: Roberto Vittori e Paolo Nespoli che hanno già volato su Soyuz e Shuttle e frequentato la SSI, e i due nuovo arrivati Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano che hanno iniziato l'addestramento nel centro astronauti di Colonia e sperano di essere chiamati presto a partecipare alle prossime missioni.

13 ottobre 2009
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